COMMITTENTE: Autorità Portuale di Piombino e dell’Elba
LUOGO: Piombino (LI)
SERVIZI: Progettazione definitiva, esecutiva, Coordinamento sicurezza
IMPRESE: CMC di Ravenna Soc. Coop. - Sales S.p.A.
SOGGETTI CHE HANNO SVOLTO IL SERVIZIO RTP: Seacon (50%), Interprogetti (35%), Acala (15%)
CONSULENTE PER LA PROGETTAZIONE GEOTECNICA: GES s.r.l.
PERIODO DI ESECUZIONE: 09.2013 -04.2014
Il progetto è stato redatto nell’ambito della procedura ristretta relativa all’appalto di progettazione definitiva ed esecutiva per la realizzazione degli interventi atti a rilanciare la competitività industriale del Porto di Piombino.
Detti interventi si sono resi necessari anche a seguito del naufragio della nave da crociera “Concordia” nella vicina isola del Giglio.
La vicinanza del relitto al presente porto aveva infatti fatto presupporre che la fase di smantellamento della nave stessa potesse essere fatta proprio a Piombino ma, per poterlo fare, era opportuno intervenire sull’infrastruttura esistente migliorando le caratteristiche.
A fine 2013 fu indetto il bando di gara e la GES s.r.l., presente come consulente geotecnico nel raggruppamento costituito assieme alle società CMC di Ravenna e Sales S.p.A., è risultata tra i vincitori del bando.
L’area di intervento corrisponde allo specchio acqueo posto a nord dell’attuale bacino portuale, prospiciente la seconda vasca di contenimento dei materiali di risulta dei dragaggi appena completata, immediatamente a sud della foce della “Cornia Vecchia”.
- Realizzazione della diga a scogliera atta a contenere i materiali provenienti da dragaggio.
- Riempimento dell’area delimitata dalle opere di cui al punto precedente con i materiali di risulta dei dragaggi e pavimentazione della piazzale per una superficie di circa 75.000 m².
- Realizzazione dei primi 470 m circa del molo nord costituito per i primi 350 m da un’opera a scogliera con banchina interna su fondale di progetto pari a -20.00 m s.m.m., mentre nei restanti 120 m circa costituito da cassoni cellulari
- Prolungamento del molo di sopraflutto (“molo batteria”) mediante la realizzazione di un’opera di difesa di lunghezza pari a circa 185 m costituita da cassoni cellulari;
- Dragaggio a quota -20.00 m s.m.m. dei fondali del canale di accesso, del bacino di evoluzione e dell’area a mare prospiciente la banchina interna del molo nord.
- Intervento di bonifica dei fondali con concentrazioni di inquinanti più elevate rispetto alla norma.